Lana cotta o feltro di lana: come si lavano - iO Donna

2022-08-12 10:58:35 By : Ms. Alice Gao

C hi non ha indossaro un capo di lana cotta almeno una volta nella vita. Usato fin da bambini, questo tessuto è molto simile al feltro e ha una lavorazione molto particolare benché ci siano delle differenze tecniche tra i due. Calda, resistente e pesante, la si usa soprattutto per i capi spalla, in particolare il sarner, la tradizionale giacca tirolese, e per gli accessori, tra i più gettonati le ciabatte invernali. La sua caratteristica principale è infatti quella di essere igroscopica, ovvero di assorbire l’umidità circostante così da mantenere il corpo caldo e asciutto.

Tipica del Tirolo, e molto diffusa in Austria e Alto Adige, la lana cotta è una particolare variante del tessuto e la si ottiene partendo dalla lana filata che subisce la follatura, a differenza del feltro che nasce dalla lana cardata.

La follatura è un processo che prevede l’infeltrimento fissando così tra loro tessuti e stoffe e facendoli compattare. Prima sono bagnati con soluzioni alcalino-saponose, poi le fibre sono saldate in maniera compatta e resistente con una pressione meccanica. Così si ottiene la particolare lana che resta più rigida rispetto alla classica e anche leggermente impermeabile, la particolare lavorazione permette all’acqua di non depositarsi sul tessuto.

Adatta per capelli, borse, pantofole, la lana cotta è il tipico tessuto anche del sarner, la tradzionale giacca tirolese a girocollo, realizzata in vari colori, con bordi a contrasto e bottoni in legno o in metallo. La lana cotta di contraddistingue anche per essere molto calda e igroscopica. Ovvero, riesce ad assorbire l’umidità circostante così da mantenere il corpo sempre al caldo e all’asciutto, oltre a essere traspirante ed evitare il proliferare di acari e batteri.

Ma come si lava questo tessuto? Se non si vuole portare il capo in lavanderia, la lana cotta in genere, che sia la classica giacca o le pantofole, può essere lavata anche a casa. 

Prima di tutto si elimina la polvere e la sporcizia superficiale con una spazzola. Poi si imposta il programma per la lana, con la temperatura al minimo e la temperatura a 30° e usando un detersivo specifico per lana o capi delicati ma senza ammorbidente. Ricevi news e aggiornamenti sulle ultime tendenze beauty direttamente nella tua posta Iscriviti alla newsletter

A lavaggio finito, non si deve strizzare il capo mentre se si tratta di pantofole l’unica cosa da fare è indossarle pochi secondi così che si asciughino già con la forma, e lasciarle asciugare all’aria, lontano da fonti di calore come sole e caloriferi e senza usare l’asciugatrice.