Natale si avvicina, così come la magia che porta con sé. Aggiungerne un pizzico in più ospitando in casa propria un piccolo aiutante di Babbo Natale è la scelta di un numero crescente di famiglie, moltissime con bambini, che- abbracciando l’usanza di Elf on the Shelf– aspettano con ansia l’arrivo (o il ritorno) di un amico elfo per le festività. Incuriosirsi e saperne di più è il primo passo per avvicinarsi a questa recente, divertente tradizione. Il passo immediatamente successivo è procurarsi una porta degli elfi.

Elf on the Shelf, come ospitare un elfo di Babbo Natale

Si tratta di un piccolo ingresso, che potrà essere posizionato in un angolo, su un muro, su un mobile o uno scaffale, in giardino sul tronco di un albero, od ovunque si desideri, per consentire alla piccola creatura di andare e tornare agevolmente dal Polo Nord. Una volta collocata, la porta dovrà essere attivata con una formula e un soffio di polvere magica.

Non esiste un modello univoco di porta. In commercio e sul web è possibile trovarne moltissime già pronte, più o meno elaborate. Alcune fra esse sono delle vere e proprie opere d’arte, arricchite di particolari che solleticherebbero l’interesse del più sofisticato degli interior designer. Altre sono essenziali, di semplice realizzazione anche in casa, in compagnia dei bambini. Ecco alcuni spunti per costruire la propria porta elfica, con materiali di recupero e un po’ di manualità.

Per questo progetto, servono soltanto del cartone di recupero, due fogli di carta crepla, forbici, colla stick, colla a caldo, un bottone o una perlina, oltre a quel che più ci suggerisce la fantasia e la nostra voglia di aggiungere particolari.

Per iniziare, occorre ritagliare la forma della porta su un pezzo di cartone. A seconda del suo spessore, è possibile incollare insieme più sagome per dare più robustezza alla struttura. La stessa forma andrà ricavata nei due fogli di carta crepla (o gomma eva), che andremo a incollare rispettivamente sul fronte e sul retro della struttura in cartone.

A questo punto, la porta in sé è costruita. Non resta che aggiungere dettagli secondo il proprio gusto: un bottone o una perlina metallica saranno ottimi per evocare una maniglia, un foglio bianco di carta crepla opportunamente ritagliato potrà diventare neve sullo stipite, una ghirlanda al centro della porta o una cassetta della posta, un fiocco fermato con un punto di colla a caldo potrà trasformarsi in una graziosa decorazione natalizia. La carta crepla ben si presta a essere manipolata, e può essere incisa- se lo si desidera- per simulate le venature del legno.

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Con la stessa logica e lo stesso procedimento del progetto precedente, è possibile sostituire la carta crepla con stoffa di recupero. Il feltro, in particolare, sarà perfetto per rivestire la struttura in cartone e dare un caldo effetto rustico alla porta.

Gli stecchi del gelato e del ghiacciolo si rivelano preziosi per costruire facilmente una porta elfica. E’ sufficiente incollarli fra loro per il lato lungo, e rifinirli con altri due stecchi posti in orizzontale, che daranno maggiore stabilità e credibilità alla struttura. Non resta, poi, che dipingere la porta del colore desiderato e procedere con le rifiniture e l’aggiunta di piccoli particolari.

Per chi ama modellare, è possibile realizzare le porticine con fimo colorato (acquistabile nei negozi di bricolage, oppure online), oppure con la pasta al sale. Nel secondo caso, è opportuno premurarsi di proteggere la creazione con diversi strati di smalto trasparente, dato che il materiale tende a deteriorarsi velocemente con l’umidità.

Per cercare ispirazione, potete consultare la nostra bacheca Pinterest dedicata all’argomento. Qui di seguito, invece, ecco una ricetta per la pasta al sale:

Unire gli ingredienti, mescolandoli e impastando fino  a ottenere una pasta morbida, liscia e malleabile. Dopo aver realizzato, l’oggetto, occorre cuocerlo in forno con temperatura al minimo per pochi minuti, oppure lasciarlo sul termosifone acceso fino a completa essicazione.

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Le idee per creare porte degli Elfi sono potenzialmente infinite. Cercare in natura elementi per completarle e renderle più belle (pigne, foglie, aghi di pino, muschio, sassi dalla forma particolare, rametti spezzati…) può essere un’ulteriore, splendida attività di famiglia all’aria aperta.

Lettrice accanita e scrittrice compulsiva, trova in campo ambientale il giusto habitat per dare libero sfogo alla sua ingombrante vena idealista. Sulla carta è laureata in Lingue e specializzata in Comunicazione per la Sostenibilità, nella vita quotidiana è una rompiscatole universalmente riconosciuta in materia di buone pratiche ed etica ambientale. Ha un sogno nel cassetto e nella valigia, già pronta sull’uscio per ogni evenienza: vivere di scrittura guardando il mare.

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