Fanano, a piedi sulle rotte dei pastori tra sculture e quadri dedicati alla transumanza - CorrierediBologna.it

2022-09-10 12:51:04 By : Ms. Ivy Li

Una delle opere installate lungo il percorso

Nella giornata di ieri a Fanano, nell’appennino modenese, sono stati inaugurati due percorsi tematici realizzati nella zona alta del sentiero 445 (da Capanno Tassoni al Passo della Riva) che si ispirano alla transumanza , e lungo i quali sono state collocate varie opere d’arte. Oltre un centinaio di persone hanno preso parte ieri al progetto denominato «Nebbia all’alpe » che ha preso corpo grazie agli abitanti della Scaffa e di Pian Castagnolo , piccole borgate dell’alto appennino modenese nei pressi di Ospitale , dedicato alla riflessione sulla figura del pastore . Progetto inaugurato sotto gli occhi del sindaco Stefano Muzzarelli e della vice Paola Guiducci, che vuole portare l’attenzione sulle cose semplici, che appartengono al bagaglio culturale che molti possiedono ma raramente hanno occasione di esplorare. Per gli organizzatori si è trattato di «un progetto nato per fare qualcosa di bello, tutti assieme, sulle rotte dei pastori . Da centinaia di anni questa bellissima vallata ospita i pastori transumanti, con le loro pecore che, oltre a rendere più caratteristico il paesaggio, lo rendono anche più sano. Il pascolo di greggi in cammino è l’attività che mantiene la miglior biodiversità, permettendoci di godere di una natura ricca e varia».

Una ventina le opere che sono state realizzate da vari artisti: tra queste, una menzione speciale la merita quella tra pietre e faggi, di fiori tagliati dal feltro e dipinti, dedicata a Beatrice di Pian degli Ontani, una pastora analfabeta di Cutigliano vissuta nel 1800 . E un’altra installazione significativa è il gregge di pecore realizzate in vari materiali da tutti coloro che hanno voluto partecipare. E non poteva mancare il lupo , dell’artista locale Gionata Orsini che ha abbandonato la pietra e il legno con cui di solito lavora per costruire l’animale in plastica, senza dimenticare le installazioni di quadri come quelli dedicati alla luna di Mirella Monterastelli. «Ringrazio tutti i volontari che hanno partecipato alla realizzazione di questo percorso immersivo esperienziale – le parole del vicesindaco Paolo Guiducci - che porta al ricordo di epoche passate con la valorizzazione dell’attività pastorale che per tanti anni ha sostentato queste aree. Si tratta di un notevole sforzo culturale e artistico per entrare in contatto con la natura in un contesto agro pastorale meraviglioso come quello della vallata di Ospitale. E’ un viaggio culturale – conclude Guiducci - , ma anche didattico, alla ricerca di emozioni e sensazioni antiche che non dobbiamo perdere».

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