Nadal-Medvedev, quando e dove vedere la finale Australian Open 2022: lo spagnolo cerca il 21° Slam- Corriere.it

2022-08-20 12:51:12 By : Ms. Vera Luo

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Al via alle 9.30 (Eurosport). Il niño 35enne è all’ennesima resurrezione: dopo aver battuto il nostro Berrettini si gioca la finale contro il russo disincantato. Nei confronti diretti guida Rafa 3-1

Il 20 agosto 2021 salutava la compagnia («Chiudo qui la stagione: soffro troppo»). Il 13 settembre pubblicava su Instagram una foto con le stampelle e il piede sinistro bendato («Ho fatto un trattamento a Barcellona, mi serve riposo»). Il 20 dicembre, di ritorno dall’esibizione di Abu Dhabi, annunciava la positività al Covid («Sono confinato. L’Australia? Boh»).

Oggi, in cima all’ennesima resurrezione, Rafa Nadal si regala un’altra carezza di un tennis che lo ama spassionatamente, tanto da non sopportare l’idea di lasciarlo andare. La finale dell’Australian Open (Eurosport ore 9.30) è la resa dei conti brutale tra il niño 35nne (e 241 giorni) cresciuto a schiaffoni da zio Toni e il russo fuoriuscito da un libro di Goncharov (Oblomov, naturalmente), Daniil Medvedev, il 25enne sufficientemente disincantato da poter riuscire nell’impresa di stoppare la rincorsa del dinosauro verso il 21° giardino dell’Eden, uno in più di Federer (desaparecido) e Djokovic (espatriato a forza dall’Australia). È la sfida tra il numero 5 e il numero 2 del mondo, con il viceré di Mosca che ambisce — in caso di vittoria — a scavalcare il Djoker a metà febbraio, quando dal pallottoliere dell’Atp rotoleranno via i vecchi punti del primo Slam stagionale. È il clamoroso Sunset Boulevard di Nadal , restio ad arrendersi agli urti della vita e all’anagrafe, e il secondo episodio del romanzo di formazione di Medvedev, capace a New York di spegnere il sogno di Grande Slam (quello vero) del serbo, che sperava di ricominciare la collezione quest’anno a Melbourne, prima che il governo di Canberra si mettesse di traverso.

Con il suo gioco concavo e convesso, i suoi angoli ispidi e la modernità dell’altezza (198 cm), Medvedev può mandare in tilt la collaudata macchina Nadal , ormai cigolante sulla tenuta dei tre set su cinque, come Kachanov, Shapovalov e Matteo Berrettini hanno dimostrato, però rodata a puntino da una sapienza tattica che nel circuito non ha eguali, perché se un tempo lontano Rafa era un picchiatore di palle di feltro, possibilmente sporche di terra rossa, negli anni ha saputo trasformarsi in uno scacchista in guanti bianchi, non a caso — nonostante i mille acciacchi — il 30 gennaio 2022 è ancora lì, a prendere a morsi la storia del tennis con la fame del primo giorno. «Le statistiche le lascio a voi — dice — per me l’importante è potermi battere per un altro titolo».

Nei confronti diretti guida Rafa 3-1, però l’ultimo lo ha vinto Daniil in semifinale alle Atp Finals 2020, quando Nadal era sempre Nadal ma Medvedev non era ancora l’unico alfiere della nuova generazione insieme a Thiem (Us Open 2020) capace di sfilare un Major alla santissima trinità (Federer-Nadal-Djokovic). Sul match, in tribuna, vigila il mito Rod Laver: comunque vada, l’eredità è in buone mani.

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