Cosa si intende per imprenditore artigiano?

2022-09-10 12:51:41 By : Mr. rex fang

Chi appartiene a questo settore e qual è la differenza tra impresa e società artigiana? Quanti lavoratori possono essere assunti?

Nell’immaginario collettivo, l’artigiano è la persona che, grazie ad una sua particolare manualità, riesce a lavorare la materia prima per creare dei beni comuni come tavoli, sedie, mobili, oggetti di arredamento, ecc. In realtà, il concetto degli «artigiani della qualità» promosso da qualche anno in un famoso spot televisivo è molto più ampio. Sono artigiani, ad esempio, anche l’elettricista e l’idraulico, il parrucchiere e il meccanico, il pasticcere e il pellettiere. Quindi, cosa si intende per imprenditore artigiano?

La definizione non dipende soltanto dal mestiere svolto ma anche da com’è organizzato da un punto di vista, diciamo così, «formale». Cioè, se lavora da solo, se ha costituito un’impresa o una società. E quanti addetti occupa. Di seguito, vediamo come possono essere classificati gli artigiani a seconda della scelta imprenditoriale che fanno.

In linea generale, è artigiano chi esercita un’attività d’impresa finalizzata alla produzione di beni, anche semilavorati, o alla prestazione di servizi, ad esclusione delle attività agricole e commerciali. Viene, inoltre, considerato imprenditore artigiano colui che esercita personalmente, professionalmente e in qualità di titolare l’impresa artigiana, assumendone la piena responsabilità con i dovuti oneri e onori relativi alla sua direzione e gestione e svolgendo in misura prevalente il proprio lavoro, anche manuale, nel processo produttivo.

Che cosa ci dice quest’ultimo passaggio? Che, a differenza di altri imprenditori, l’artigiano è il principale fautore dei beni che produce o dei servizi che presta. Può, certamente, assumere del personale ma, per essere ritenuto tale, la maggior parte del lavoro deve essere svolta da lui.

Altri due requisiti fondamentali dell’impresa artigiana: è possibile essere titolari di una sola impresa e c’è l’obbligo di essere iscritti all’apposito albo.

Tanti gli imprenditori artigiani che rientrano in questo comparto. Le principali categorie associate alle organizzazioni del settore sono:

L’imprenditore artigiano viene considerato tale anche se decide di svolgere la sua attività sotto forma di società. In sostanza, l’impresa può assumere questa veste, anche come cooperativa, a due condizioni:

Non vengono riconosciute come società artigiane quelle costituite come Spa o come Sapa (società in accomandita per azioni). Altre realtà sono accettate ma a determinate condizioni, cioè:

Dal punto di vista occupazionale, l’impresa artigiana e la società artigiana non hanno alcuna differenza. Entrambe hanno gli stessi vincoli sul numero massimo dei lavoratori da assumere, che vediamo di seguito.

I limiti dipendono sostanzialmente dal tipo di attività e interessano sia i dipendenti sia gli assunti con contratto di apprendistato. Il seguente schema sintetizza le varie soglie.

Lavorazioni in serie, purché non del tutto automatizzate:

Lavorazioni artistiche, tradizionali e abbigliamento su misura:

Per calcolare i vincoli sopra descritti, è necessario tenere conto:

Non rientrano invece nel calcolo dei dipendenti degli artigiani:

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